Sono sicuro che hai già sentito parlare di cloud hosting e forse ti sarà anche capitato di fermarti a pensare in cosa consista un cloud hosting, in cosa differisce rispetto all’hosting condiviso e quando è bene scegliere uno o l’altro.
Definire le due tipologie di hosting non è così complicato e servono semplici parole per far capire anche ai neofiti cosa offrono le due alternative tecnologiche.
Il servizio di hosting tradizionale è quello condiviso, che consente a chiunque lo attivi di avere uno spazio Web opportunamente configurato su un server che ospita tanti altri clienti, con cui condividere le risorse hardware e le configurazioni software.
È come quando ti rechi in vacanza in un ostello: sei obbligato a condividere gli spazi e i servizi con altri ospiti, nella speranza che tutti li rispettino, nessuno li deteriori, nessuno abusi delle risorse comuni a danno degli altri e, soprattutto, nessuno mini la sicurezza dell’infrastruttura su cui sei ospitato.
D’altra parte, il cloud hosting è un servizio differente. Le risorse scelte in fase di setup sono a te dedicate e vengono ospitate su una serie di server che gestiscono anche altri clienti, ma in un modo differente da quanto avviene nell’hosting condiviso e, soprattutto, con una netta suddivisione e indipendenza delle configurazioni e macchine di ciascun cliente. Inoltre, con un cloud hosting, in qualsiasi momento puoi espanderle o diminuirle a seconda delle esigenze operative a cui vai incontro. È come se prendessi un appartamento a te dedicato in un condominio di infiniti piani. Dell’appartamento scelto, puoi decidere di usare una sola stanza mentre chiudi a chiave tutte le altre. Quando avrai nuovi ospiti e ti serviranno nuovi spazi, potrai aprire le porte di una stanza e poi di un’altra per tornarne a chiuderle quando non ne avrai necessità. E se nel tuo appartamento finiscono le stanze, avrai a disposizione un nuovo appartamento in un altro piano che funzionerà al medesimo modo.
Vantaggi e svantaggi di cloud hosting e hosting condiviso
Ogni tipologia di hosting fin qui descritta ha i suoi pregi e difetti. Nel caso dell’hosting condiviso, ha il vantaggio di un costo fisso annuale basso e alla portata di qualsiasi budget, hai dalla tua la semplicità di gestione e la garanzia di un ambiente preconfigurato dal provider e funzionante senza che tu abbia specifiche conoscenze IT, oltre a supporto completo per qualsiasi problema. D’altra parte, un hosting condiviso ti obbliga a rispettare i limiti sulle risorse a te dedicate e se superi tali limiti (picchi di traffico) per un quantitativo di tempo superiore a una certa soglia, rischi di ritrovarti con un servizio irraggiungibile per parte dei tuoi utenti. Infine, c’è la questione sicurezza: un problema a uno solo dei clienti di hosting condiviso può diventare un problema di tutto il server e inficiare così il funzionamento del tuo hosting.
Il cloud hosting, invece, ha il vantaggio di un costo che non è fissato a priori, ma si basa sull’uso orario di alcune risorse come la CPU, la RAM e la banda. Questo modello pay-per-use è comodo perché consente di profilare perfettamente le tue esigenze e cresce o decresce con l’aumentare o il diminuire del tuo business. Inoltre, con il cloud hosting ti viene garantita una scalabilità ineguagliabile, l’opportunità di supportare i picchi di traffico sul tuo sito senza deficienze nelle performance e una sicurezza e continuità garantita da un’infrastruttura resiliente e ridondante. D’altra parte, il cloud hosting richiede che tu abbia conoscenze specifiche nell’ambito IT per la gestione dei tuoi cloud server e, a volte, il modello pay-per-use potrebbe diventare un’arma a doppio taglio, soprattutto per chi vuole avere la certezza di un costo fisso.